Il CIP sostiene progetti con la Scuola
Il Tennistavolo, lo sappiamo bene, è lo sport per eccellenza che può essere praticato da chiunque, una delle pochissime discipline in cui non è presente una discriminante così grande tra adulti, bambini, anziani, normodotati e disabili, come avviene nella maggioranza delle altre attività sportive.
È inoltre uno sport altamente formativo, sviluppa agilità , mira, coordinazione, tattica, determinazione, riflessi, concentrazione e respirazione e, dal punto di vista neurologico, mette egregiamente in moto quella sfera che chiameremmo istintiva, che scientificamente equivale al coinvolgimento di molteplici fattori neurocognitivi al punto di essere riconosciuto ormai ovunque come un possibile contrasto a disturbi come l’Alzheimer.
Ludwig Guttman
Storicamente è stato uno dei primi sport ad essere stati utilizzati dal neurologo Ludwig Guttman, inventore dei Giochi di Stoke Mandeville e padre con Antonio Maglio (vale la pena ricordare che i primi Giochi Paralimpici si tennero a Roma) delle Paralimpiadi, come terapia riabilitativa per i reduci del secondo dopoguerra. Ancora oggi è la prima disciplina sportiva impiegata per la riabilitazione: la pratica da parte degli atleti paraplegici, ad esempio, ha effetti positivi sui muscoli dorsali e addominali ed è utile nei primi tempi per prendere confidenza con la carrozzina.
Un altro quadriennio insieme al mondo della Scuola
Con l’obiettivo di far crescere la partecipazione dei ragazzi con disabilità a iniziative indirizzate alle Istituzioni Scolastiche, in piena condivisione con il mondo sportivo olimpico, il Comitato Italiano Paralimpico ha avviato, già a partire dal quadriennio 2013-2016, una stretta collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. Ad oggi segnaliamo due progetti.
Progetto nazionale per lo sport paralimpico nella Scuola
Per quanto al primo progetto, rivolto direttamente alle Scuole e da svolgere in orario curriculare, il CIP si incarica di individuare, in collaborazione con le Federazioni/Discipline, le figure tecniche che svolgeranno attività di orientamento e avviamento sportivo in favore degli alunni disabili.
Tali figure tecniche, in possesso di esperienza nello sport paralimpico giovanile ed in assenza di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti con minori, dovranno possedere i seguenti requisiti:
- siano iscritti agli Albi Nazionali Federali e qualificati per la disciplina paralimpica proposta;
oppure
- avendo conseguito la Laurea in Scienze motorie o titolo equipollente, siano in possesso di brevetto tecnico rilasciato dall’organismo competente per la disciplina paralimpica proposta e siano con esso tesserati;
oppure
- abbiano ottenuto la qualifica di Tutor, nell’ambito del Progetto Sport di Classe e di Sport Attiva Kids, ed abbiano partecipato alla relativa formazione per almeno 2 anni.
Ciascun tecnico riceverà un compenso pari a 20 Euro l’ora. Per la realizzazione del progetto si potrà stanziare un contributo massimo di € 2.000,00.
Informazioni più dettagliate, che invitiamo a leggere attentamente onde evitare errori di valutazione nella formulazione del progetto, si trovano seguendo questo link.
Lo sport paralimpico va a scuola
In riferimento al secondo progetto, rivolto alle Associazioni e da attuare in orario extrascolastico, sul sito del CIP Nazionale è stato pubblicato l’Avviso Pubblico che stanzia contributi per svolgere corsi di avviamento sportivo rivolti a giovani con disabilità in accordo con gli Istituti Scolastici.
In tal caso sarà la Società sportiva a ricevere un compenso pari a Euro 20/h per alunno/alunni (per un massimo di 150 ore di corso), per un importo complessivo non superiore a 3.000 Euro.
I corsi non potranno eccedere la frequenza settimanale per ogni alunno/alunni coinvolto nella programmazione.
Qui il link alla pagina relativa, che anche in questo caso consigliamo di leggere con attenzione.
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